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Un libro che ho riletto più volte in diversi momenti della mia vita, prima della nascita del mio secondogenito, quando ho iniziato a lavorare nella scuola. Un testo che ha cambiato il mio modo di vedere la quotidianità e mi ha aiutata a focalizzarmi meglio sulla comunicazione.
La rinuncia alla propria volontà è la causa di molte delle difficoltà con i figli…
Se avete il coraggio di riporre fiducia nei figli perchè possano essere gli artefici della propria vita, godrete della più appagante delle esperienze e vi innamorerete dei desideri e delle preferenze uniche di vostro figlio.
Se vogliamo che il nostro futuro come umanità sia diverso da come ci appare ora, è necessario permettere che i nostri figli creino questo futuro a partire da ciò che sono, non da ciò che noi vorremmo che fossero.
Quando i bambini percepiscono che possono essere autentici, che va benissimo sentire quello che sentono, e quando vedono che teniamo al loro punto di vista, saranno spesso i primi a trovare una soluzione al problema, o a far pace con la realtà.
Tuttavia la felicità è nell’imparare a vivere con la realtà e nel risolvere i problemi non perchè si abbia paura di ciò che può accadere, ma perchè si è liberi di rendere la vita più appagante.
Gran parte della rabbia è un riflesso del bisogno di libertà e autodeterminazione.
Per trattare con un bambino arrabbiato in modi che gli consentano di scoprire se stesso, dovete trattenere le vostre reazioni ed evitare di controllarlo o di aggiustare le cose. La vostra capacità di lasciar andare il controllo è un esempio di forza perchè non soccombete alla vostra reazione mentale; vi concetrate su vostro figlio, passate dalla reazione alla creazione e dalla debolezza alla forza. La vera forza non è violenta ma tenera.
Quando un bambino racconta le sue emozioni e i suoi pensieri più profondi può guarire dal dolore e dallo spavento, e la sua mente non trasformerà eventi innocui in storie traumatiche.
Naomi per aiutare i genitori in questo difficile compito parla di un ‘metodo’, che chiamerei più un ‘approccio’: S A L V E.
S separation, il passo più difficile, separare le proprie emozioni da quelle della persona che ci sta davanti. Questo significa riuscire a rimanere nelle condizioni di poter valutare come agire in un momento di crisi o di esternazione violenta dei sentimenti, magari in momenti inopportuni.
A attention, attenzione verso chi ci sta davanti (che sia nostro figlio oppure un qualsiasi altro adulto).
L listen (ascolto), cercare il contatto visivo e di fare domande sull’accaduto.
V validate (confermare) le emozioni e gli stati d’animo di chi ci sta davanti.
E empower (incoraggiare) a trovare una soluzione al problema.